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KENYA

LEGGERE ALL'OMBRA DEI BAOBAB

ANNO
ANNO

Dal 2018 al 2019  

DOVE

Villaggio costiero di Kilifi in Kenya

DOVE
ATTIVITA' SVOLTE

Dotazione presso l’Orfanotrofio di Mwangaza di una piccola biblioteca che consenta ai 41 ospiti un facile accesso alla lettura di libri in lingua inglese e in lingua swahili, alla cultura digitale, all'ascolto della musica e di una stanza da adibire a laboratorio sartoriale

ATTIVITA'
SVOLTE
KENYA - LEGGERE ALL'OMBRA DEI BAOBAB
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L’Associazione ONLUS Antonio Giaffreda, a partire dal 2018, con la collaborazione di AnlaDi, Annulliamo la Distanza, interviene sostenendo una serie di attività necessarie allo sviluppo di un progetto che nasce già nel 2009 nel villaggio costiero di Kilifi, in Kenya, quando un olandese Bas Van Donge, che trascorre diversi mesi all’anno a Kilifi, incontra un pastore pentacostale John, che si occupa di alcuni bambini abbandonati offrendo loro accoglienza in una capanna di fango e paglia.

Nel 2009 Bas, attraverso amici e conoscenti, raccoglie la somma necessaria per costruire la prima struttura di accoglienza in muratura, consistente in un refettorio/cucina, una piccola dispensa, i bagni doccia e un piccolo ufficio.

Dal 2011 i bambini, a seconda dell’età, iniziano ad accedere all’asilo e alla scuola primaria.

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AnlaDi, contattata da Bas, inizia così il suo interessamento al sostentamento dell’orfanotrofio, inizialmente cercando sostenitori per le adozioni a distanza dei bambini e, dopo la morte di Bas nel 2015, occupandosi direttamente della gestione di tutto l’orfanotrofio. Viene inoltre dato inzio anche ad altri nuovi progetti, necessari per il mantenimento, l’educazione, la salute, la crescita scolastica e professionale dei 40 bambini (capienza dell’orfanotrofio sempre utilizzata al massimo) ospiti della struttura, oltre a uno o due bambini che vengono periodicamente ospitati in affidamento dal governo per condizioni di emergenza e due ragazzi diventati invece nel frattempo maggiorenni che sono tuttora supportati nel percorso scolastico.

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I principali obiettivi del progetto sono innanzitutto il mantenimento in efficienza della struttura, garantendo un completo percorso di crescita a tutti i bambini, cercando di avviare altresì un percorso di avviamento professionale ai ragazzi prossimi al compimento della maggiore età (18 anni per la legge keniota) o di garantire loro il proseguimento degli studi superiori tramite borse di studio private, esclusivamente però per coloro che negli anni hanno dimostrato capacità e impegno.

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In aderenza alla nostra idea di cooperazione internazionale fondata su attività orientate all’autosostenibilità, per dare avvio ad un percorso lavorativo in grado quindi di dare loro la possibilità di auto sostentarsi e costruire una propria vita fuori dall’orfanotrofio, il progetto prevede altresì la realizzazione di una stanza da adibire a laboratorio sartoriale con la funzione, da un lato, di formare alcune ragazze/i per una possibile futura attività indipendente, dall’altro, di avviare un commercio equosolidale producendo manufatti artigianali (borsette, tovaglie, assorbenti lavabili, ecc.) e la realizzazione di una biblioteca interna.

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L'intervento ha quindi previsto:
- la creazione di una stanza laboratorio, mediante pavimentazione, realizzazione delle mura, intonacatura, tinteggiatura, realizzazione accesso e finestra grigliata con relativa copertura a protezione delle piogge;
- la realizzazione di una biblioteca interna “Leggere all’ombra dei Baobab” con l’obiettivo di poterla successivamente aprire anche ai bambini esterni all’orfanotrofio di Mwangaza.

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Grazie all’entusiasmo, alla partecipazione e all’impegno mostrato da subito dai nostri amici e collaboratori sul posto, già dopo poche settimane dall’avvio delle prime attività, parte dei lavori è stata portata a termine con grande soddisfazione. Per una struttura africana, anche soltanto poter godere di una pavimentazione nelle stanze rappresenta sicuramente una grande e positiva evoluzione perché significa poter garantire standard di igiene certamente superiori, soprattutto grazie alla pavimentazione dei bagni e dei corridoi che vi conducono.

Quindi un particolare ringraziamento va a Nicola Zanobini dell’Associazione Annulliamo la Distanza, caro amico della nostra ONLUS, che ci ha permesso di conoscere questa bellissima realtà e di poter portare anche il nostro contributo ad un progetto che può davvero fare la differenza nella vita di tanti bambini abbandonati a se stessi.

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Come i nostri amici di AnlaDi ricordano sempre…“i bambini prima di tutto”

IN COLLABORAZIONE CON
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