Anche nel 2024 l’Associazione ONLUS Antonio ed Emilio Giaffreda continua la proficua collaborazione (iniziata già nel 2018) con l’Associazione fiorentina An.la.Di., Annulliamo la Distanza, presso la Casa dei Bambini di Mwangaza (Kilifi - Kenya). Si è così potuto mantenere il finanziamento dei lavori di ristrutturazione, riparazione e miglioramento della struttura esistente, nonché della fornitura di cibo ed assistenza scolastica, come libri, divise e tasse annuali.
Con Nicola Zanobini, responsabile insieme ad Antonella Pian per An.la.Di. delle attività in loco, e con l’amica Nicoletta Gabbrielli dal 20\11 al 28\11\2024 abbiamo condiviso l’ultima missione per verificare gli obiettivi prefissati, ma anche le emozioni di un viaggio speciale.
I cambiamenti climatici hanno portato all’aumento dell’intensità e della frequenza di eventi meteorologici estremi come gravi siccità e inondazioni. Questi eventi hanno avuto impatti socio-economici negativi su quasi tutti i settori. Erosione del terreno, raccolti perduti, deperimento e decesso dei capi di bestiame, tensioni etniche tra gruppi di agricoltori e di pastori, aumento preoccupante dei tassi di malnutrizione e abbandono scolastico, con un tasso di povertà generale superiore al 70% della popolazione ed un alta inflazione, che ha notevolmente eroso il potere di acquisto a causa dell’aumento indiscriminato dei prezzi dei beni e servizi. Durante l’anno, questa situazione di disagio è anche sfociata in alcune violente proteste da parte di una popolazione che per la maggior parte vive di stenti.
In questo ambito di povertà estrema, in cui moltissime famiglie non possono permettersi di mandare i figli a scuola, perché non hanno disponibilità per pagare le tasse scolastiche, i libri e i vari accessori necessari, i nostri ragazzi continuano invece ad avere soddisfatte tutte le esigenze ed i diritti fondamentali, compreso quello allo studio. Tutti i bambini di Mwangaza seguono infatti con profitto il loro percorso scolastico. Quest’anno abbiamo potuto effettuare un sopralluogo nella scuola frequentata da una parte dei bambini ospiti per verificarne il funzionamento.
Per permettere ai bambini di crescere in sicurezza e in un ambiente pulito, è fondamentale garantire affidabilità, disponibilità e continuità di esercizio degli immobili, degli impianti e delle attrezzature esistenti. Nell’ultima missione, quindi, sono stati verificati tutti gli obiettivi e le iniziative portate avanti, ed in particolare:
- Riverniciatura antiruggine del cancello di ingresso e dei pali di sostegno del filo spinato della recinzione
- Rifacimento del tetto dello spazio ricreativo/cerimoniale
- Riparazione del tetto della Biblioteca, della cucina e del dormitorio femminile per infiltrazioni
- Riparazione cassette WC
- Comprato varie attrezzature e suppellettili per la cucina
- Pavimentazione della stanza adibita a deposito
- Riparazione della copertura del pozzo, completamente arrugginita e logora
- Inizio piastrellatura dei corridoi lungo gli edifici della struttura
- Svuotamento e riparazione delle fosse biologiche
- Acquisto lenzuola nuove
- Installazione 6 telecamere di sicurezza per videocontrollo
- Riparazione 3 biciclette in uso agli ospiti
L'orfanotrofio continua inoltre ad essere punto di riferimento della polizia locale e del "Child Protection Centre" per la gestione dei casi di abbandono e maltrattamento. I bambini/ragazzi minorenni lasciati a se stessi vengono infatti portati a Mwangaza Children’s Home in attesa di un provvedimento delle autorità locali. A metà anno sono entrate due sorelle col loro fratellino, vittime di violenza da parte della madre, che dovrà scontare 1 anno di carcere. Poco più tardi sono state temporaneamente ospitate anche altre due sorelle, sieropositive e vittime di violenza da parte dello zio, e un ragazzo che aveva precedentemente tentato il suicidio. Quest’anno abbiamo potuto incontrare il Responsabile del Child Protection Centre locale, Mr. Mbogo, con cui vi è una reciproca stima ed una intensa collaborazione in corso.
Anche quest’anno, non senza alcune difficoltà doganali, siamo poi riusciti a consegnare oltre 200 confezioni di medicinali, a copertura di moltissime patologie comuni, assai costosi in Kenya. I medicinali sono stati donati dal Centro Missionario Medicinali ODV di Firenze, in Via degli Agli, a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. Le condizioni di salute dei bambini comunque risultano essere buone. Il monitoraggio e la cura preventiva continuano ad essere un elemento fondamentale, pertanto nella settimana successiva alla nostra partenza è stata fissato l’annuale check-up medico per tutti i bambini ed i membri dello staff.
Grazie alla consueta raccolta di indumenti, per cui ringraziamo davvero di cuore tutte le persone che vi hanno contribuito, siamo riusciti a consegnare oltre 100kg di vestiti di vario tipo, quali magliette, pantaloni, scarpe da ginnastica, ciabatte, vestiti per ragazze, indumenti sportivi, prevalentemente per i ragazzi più piccoli. Data l’enorme quantità, si è provveduto anche a distribuire quanto necessario alle famiglie ed ai bambini della comunità indigente che vive nelle adiacenze dell’orfanotrofio.
Si è verificato anche l’inizio del previsto mini corso di sartoria da svolgersi nei locali di Mwangaza, in collaborazione con l'Associazione Ape Clotilde, orientato ad acquisire le conoscenze di base per effettuare piccole riparazioni ed i primi vestiari semplici. Sono già state prodotte le prime borse ed alcuni vestiti.
I computers ed i lap-top installati l’anno scorso in Biblioteca hanno poi permesso di organizzare i primi corsi informatici sull’utilizzo degli stessi. I primi ospiti hanno così potuto ottenere un diploma che ne attesta le nuove, importanti competenze. Il tutto con il fine ultimo di fornire ai ragazzi e alle ragazze delle future opportunità di impiego ed indipendenza.
E’ stato infine verificato lo stato dell’orto, adibito alla produzione di verdure a foglia larga, utilizzate per integrare la dieta, e quello del pollaio, dove erano presenti 5 galline e 6 anatre. Si è deciso di ristrutturarli dotandoli di pali in alluminio, nuova pavimentazione e nuova rete metallica. Sono stati acquistati inoltre 2 sacchi da 35kg di mangime e del truciolato per la pavimentazione.
Un plauso particolare è da riservare a tutti i membri dello staff di Mwangaza, davvero encomiabili nei loro sforzi, e a Joseph, il direttore, che svolge il proprio lavoro con amore e profonda dedizione.
Ancora grazie poi a Nicoletta Gabbrielli e a Nicola Zanobini ed Antonella Pian dell’Associazione fiorentina Annulliamo la Distanza, responsabili del progetto, che ci hanno permesso nuovamente di dare il nostro contributo per rendere Mwangaza una casa accogliente per i tanti bambini ospiti e per quelli che purtroppo continuano ad arrivare.
Grazie anche all’aiuto di tutti gli amici della nostra Associazione che ci supportano in questo importante progetto!
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