IN MISSIONE IN SENEGAL CON EPS ENERGIA PER LO SVILUPPO – IL NUOVO POZZO ELETTRIFICATO CON PANNELLI FOTOVOLTAICI A NDIARAM
- christiangiaffreda
- 6 ore fa
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Dal 2017 prosegue con successo la nostra collaborazione con l’Associazione EPS, Energia per lo Sviluppo, in progetti di Cooperazione Internazionale che hanno lo scopo innanzitutto di portare “Energia” come aiuto determinante nello sviluppo auto-sostenibile di popolazioni bisognose.

In pochi anni di attività in Senegal, EPS, vera e propria "Avanguardia" della Società, ha elettrificato mediante fotovoltaico trentasei villaggi rurali ed ha realizzato decine di pozzi per l’irrigazione di terreni coltivati ad ortaggi, garantendo il sostentamento alimentare ed economico di numerose comunità e famiglie.
Nel corso del 2025 la nostra Associazione ha sostenuto interamente la trasformazione di un ulteriore pozzo automatizzandolo con pannelli fotovoltaici nel villaggio di Ndiaram, nel Comune di Mérina Dakhar, nella Regione di Thies, in Senegal.



Dal 29/3/2025 al 5/4/2025 abbiamo quindi avuto l’immenso piacere di condividere con l’amico Fabrizio Chelli, presidente di EPS, e tutto lo straordinario gruppo di volontari EPS una missione che ha previsto, oltre l’inaugurazione dei nuovi pozzi, anche la verifica del corretto funzionamento di tutti quelli precedentemente installati. Un viaggio lungo ed emozionante che ci ha portato a visitare circa 15 villaggi nella Regione di Thies. Ovunque siamo stati accolti da una popolazione festante ed orgogliosa dei risultati raggiunti.



Particolarmente emozionante è stata l’inaugurazione dell’ultimo intervento a Ndiaram con l’apposizione della targa in ricordo di Emilio ed Antonio. Il nuovo pozzo è già funzionante e le coltivazioni già iniziate ed a buon punto, riportandoci con la memoria da una parte ai campi della loro infanzia e dall’altra alla loro tipica ‘rapidità di esecuzione’, per cui dobbiamo davvero fare i complimenti al team di EPS ed in particolare all’imprescindibile ed infaticabile Lamine Diouf.






L’intervento ha previsto la trasformazione di un pozzo manuale esistente che, per ragioni di bassa capacità estrattiva o per l’utilizzo di pompe alimentate a cherosene, costose ed altamente inquinanti, non poteva essere utilizzato per l’alimentazione e la coltivazione, nonostante la presenza di abbondante acqua nel sottosuolo.
La trasformazione del pozzo esistente viene effettuata grazie all’installazione di un sistema di pompaggio elettrico, alimentato da un sistema fotovoltaico. L’acqua, estratta nella fase diurna viene immagazzinata in un contenitore da 10.000lt posizionato a circa 4mt di altezza.


Nella zona sottostante il bacino di accumulo è installato un sistema di potabilizzazione con un punto di distribuzione per gli abitanti. Per la coltivazione, l’acqua viene distribuita per caduta/gravità in sei vasche posizionate all’interno di una superficie recintata di circa un ettaro.



Il progetto ha da sempre l’obiettivo ancora più ambizioso di dare inizio ad un ciclo economico virtuoso e sostenibile nei villaggi interessati, che vivono generalmente in una forte indigenza. La gestione dell’attività agricola rappresenta quindi un tassello fondamentale per la sua autosostenibilità ed è affidata interamente a cooperative di donne, appositamente formate dall’agronomo locale Lamine Diouf. E’ loro compito individuare le colture più adatte strategicamente, non solo per soddisfare il livello minimo di sussistenza ma anche per essere vendute nei vari canali commerciali. La disponibilità costante e giornaliera di acqua consente infatti di effettuare tre/quattro raccolti per anno e di generare ricavi ottenuti dal surplus dell’attività agricola, sufficienti ad alimentare il sistema rendendo ciclici tutti i processi.



Da sottolineare poi che, come ormai da tempo, i referenti locali sono stati completamente autonomi nella realizzazione dei lavori. La loro autonomia era infatti uno degli obiettivi che EPS si era posta all’inizio delle sue attività in Senegal per trasferire conoscenza e consentire un autonomo sviluppo tecnologico ed economico alla popolazione locale. Un obiettivo che siamo stati felici di condividere.

Abbiamo poi avuto l’occasione di visitare anche il villaggio di Keur Mbir Ndao, dove la nostra Associazione aveva già avuto modo di operare negli anni passati in collaborazione con l’amico Daour Mbengue e quella locale Mouvement pour le developpement de Keur Mbir Ndao contribuendo al ripristino delle attrezzature sanitarie del locale Pronto Soccorso e alla costruzione di due aule scolastiche. Anche qui siamo stati accolti da uno straordinario esempio di “Teranga”, il termine wolof (dialetto senegalese) che può essere tradotto come “ospitalità/accoglienza calorosa” tipica della popolazione senegalese. Le autorità locali ci hanno poi consegnato un Diploma di Riconoscimento per le attività svolte insieme.


I nostri più sentiti ringraziamenti dunque per averci permesso di partecipare in nome di Emilio ed Antonio ad un progetto così significativo! In primis a tutto il popolo senegalese, ed in particolare a Lamine Diouf e Daour Mbengue, che ci ha accolto a braccia aperte facendoci ‘sentire a casa’, e poi a Fabrizio Chelli e a tutti gli straordinari e ‘visionari’ amici di EPS, capaci di costruire in Senegal e insieme alla popolazione senegalese un incredibile progetto di Cooperazione Internazionale a 360° (EEE Energy – Environment – Empowerment)!


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